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I conti del ponte non tornano

I conti del ponte non tornano

Grandi opere Il preminente interesse nazionale a realizzare la grande opera sullo Stretto di Messina - mai dimostrato in 50 anni - sembra confondersi con l’interesse del General Contractor. Dimenticando i problemi di fondo: sisma e venti

Pubblicato 8 mesi faEdizione del 21 marzo 2024
Una costante nella vicenda del ponte sullo Stretto di Messina è che il preminente interesse nazionale a realizzare l’opera – che in questi cinquanta anni non è stato mai dimostrato – sembra confondersi con l’interesse del General Contractor (GC), Eurolink (capeggiato da Webuild). Si vuole, insomma, realizzare il ponte a carico della collettività, qualsiasi sia la stima del suo costo economico-finanziario, sociale e ambientale. È ESEMPLARE, A QUESTO RIGUARDO, quello che accadde nel 2009 con l’accordo transattivo stipulato dalle parti – la concessionaria pubblica Stretto di Messina SpA e il GC – con la rimodulazione del diritto di recesso e...

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