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I conti dell’Italia e l’inaffidabilità degli investimenti
Nelle tasche di Draghi Dietro la crescita del Pil alcune distorsioni tutte italiane di cui bisogna tenere conto. I consumi crescono meno del Pil (da qui le disuguaglianze e i problemi del lavoro del nostro paese). Il basso tasso moltiplicatore degli investimenti privati, "costretti" a lievitare anche di 4 volte per risultati di crescita modesti
Mario Draghi – LaPresse
Nelle tasche di Draghi Dietro la crescita del Pil alcune distorsioni tutte italiane di cui bisogna tenere conto. I consumi crescono meno del Pil (da qui le disuguaglianze e i problemi del lavoro del nostro paese). Il basso tasso moltiplicatore degli investimenti privati, "costretti" a lievitare anche di 4 volte per risultati di crescita modesti
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 7 settembre 2021
L’Istat ha da poco pubblicato i conti economici trimestrali (agosto). L’opinione pubblica è stata investita da considerazioni e opinioni abbastanza rassicuranti: il PIL acquisito per il 2021 sarebbe pari a 4,7 punti percentuali. Questa crescita è stata sostanzialmente attribuita al buon governo in generale e al presidente del consiglio (Draghi) in particolare. Questa rappresentazione da conto di una narrazione diffusa e tesa a sottolineare quanto e come Draghi abbia permesso una inversione di tendenza nelle principali variabili economiche. Non discuto delle narrazioni veicolate; nel caos politico e mediatico l’austerità di Draghi appare come saggezza ed è sempre più avvicinata al...