I corpi, la fabbrica e il canto degli ultimi
NADIA AGUSTONI Domani, a Pordenonelegge, ci sarà la poeta con il suo «Gli alberi bianchi». Operaia nella bergamasca, indaga i temi del lavoro, della perdita e dei paesaggi che la circondano. Numerosi i libri di poesia, tra cui «Taccuino nero», «Lettere dalla fine», «Il peso di pianura», «Necrologi». «Se non si sa cos’è il dolore, se fatichiamo a capirlo, ancor meno sappiamo dell’amore. Le parole cercano un ordine, solo che le pietre d’inciampo nella vita sono più forti»
NADIA AGUSTONI Domani, a Pordenonelegge, ci sarà la poeta con il suo «Gli alberi bianchi». Operaia nella bergamasca, indaga i temi del lavoro, della perdita e dei paesaggi che la circondano. Numerosi i libri di poesia, tra cui «Taccuino nero», «Lettere dalla fine», «Il peso di pianura», «Necrologi». «Se non si sa cos’è il dolore, se fatichiamo a capirlo, ancor meno sappiamo dell’amore. Le parole cercano un ordine, solo che le pietre d’inciampo nella vita sono più forti»