Alias

I Corvi, eccezione beat

I Corvi, eccezione beatLa copertina del libro di Claudio Benassi

Libri/Il batterista Claudio Benassi racconta la storia della band italiana

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 27 febbraio 2021
Con l’oggettiva distanza storica, il beat italiano, nella seconda metà degli anni Sessanta, resta un fenomeno musicale emulativo, sull’onda degli entusiasmi suscitati, nel nostro Paese, dalla cosiddetta British Invasion. I giovani «capelloni» che abbracciano bassi, batterie, pianole e chitarre elettriche sono attratti dalle rock band meno aggressive e più vicine a una cantabilità melodica: dunque più Beatles, Hollies, Kinks, Herman Hermits che Animals, Yardbirds,The Who o Rolling Stones, men che meno le garage band americane che, attorno al 1965, iniziano a staccarsi dai terzinati ballabili e dai coretti educati del Regno Unito per creare lo psych rock o anticipare il...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi