Italia
I Cpr sono una bomba a orologeria. Il Covid-19 tra le mura di Gradisca
Emergenza Primo caso ufficiale di Covid-19 nella struttura detentiva per migranti di Gradisca d'Isonzo. A rischio tutte le altre. Si moltiplicano gli appelli al rilascio dei reclusi. Una misura di buon senso a protezione dei loro diritti e del sistema sanitario nazionale messo sotto pressione dalla pandemia
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Emergenza Primo caso ufficiale di Covid-19 nella struttura detentiva per migranti di Gradisca d'Isonzo. A rischio tutte le altre. Si moltiplicano gli appelli al rilascio dei reclusi. Una misura di buon senso a protezione dei loro diritti e del sistema sanitario nazionale messo sotto pressione dalla pandemia
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 marzo 2020Edizione 27.03.2020
All’interno del Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo un uomo è risultato positivo al Covid-19. Si tratta del primo caso ufficiale in una struttura detentiva per migranti. È stato confermato martedì scorso dal prefetto di Gorizia Massimo Marchesiello a Linda Tomasinsig, sindaca Pd del paese del Friuli Venezia-Giulia. «Il prefetto mi ha informato che il detenuto è stato posto in isolamento fin dall’arrivo al Cpr e che sono stati messi in atto accorgimenti per evitare contatti con il personale», scrive la prima cittadina. Nello stesso comunicato esprime forte preoccupazione per la mancanza di trasparenza intorno alla comunicazione...