Visioni
I dati come strumento dei «custodi dell’acqua»
Intervista Iaconesi, Persico e Forte raccontano il progetto U-DATInos, sulle sponde del fiume Oreto a Palermo. Nato dalla collaborazione fra studenti, attivisti, ricercatori e artisti, per ripensare i rituali del «Nuovo Abitare»
A sinistra la curatrice Arianna Forte, a destra gli ideatori del progetto Oriana Persico e Salvatore Iaconesi – Carola Gatti
Intervista Iaconesi, Persico e Forte raccontano il progetto U-DATInos, sulle sponde del fiume Oreto a Palermo. Nato dalla collaborazione fra studenti, attivisti, ricercatori e artisti, per ripensare i rituali del «Nuovo Abitare»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 28 gennaio 2021
Udàtinos in greco antico significa acquatico, consistente di acqua. Come titolo di un progetto degli artisti e ricercatori Salvatore Iaconesi e Oriana Persico però, la presenza al suo interno della parola «dati» assume tutto un altro significato. Sta lì ad indicare il perno di una ricerca quasi ventennale, il fulcro di un’interrogazione costante che vede come altri elementi principali l’arte e la società. È in questa triangolazione che la coppia, con il loro centro di ricerca Her – She Loves Data, ha fornito risposte all’altezza dei nostri tempi puntando ad una riappropriazione del digitale attraverso azioni creative, per innalzare la...