Italia
I dati sulla pandemia non sono pubblici
Open data Scienziati e giornalisti chiedono al governo che siano resi tutti pubblici, non solo gli aggregati. Le regioni li hanno ma non li comunicano. E la privacy non c'entra
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Open data Scienziati e giornalisti chiedono al governo che siano resi tutti pubblici, non solo gli aggregati. Le regioni li hanno ma non li comunicano. E la privacy non c'entra
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 1 agosto 2020
Ogni venerdì, l’Istituto Superiore di Sanità comunica il valore del coefficiente Rt. Il numero, ormai lo abbiamo capito, sintetizza la situazione dell’epidemia in Italia: se è più piccolo di 1, la diffusione del virus rallenta; se è più grande, accelera. Un indice così importante, sulla base del quale potremmo persino ritrovarci in un nuovo lockdown, dovrebbe essere basato su dati pubblici in modo che chi ne abbia le competenze possa confermare o smentire il valore calcolato. MA NON SI PUÒ: i dati necessari per calcolarlo non sono pubblici. Per calcolare Rt serve, infatti, la data di insorgenza dei sintomi per...