Editoriale

I due forni dei 5Stelle primo partito

Trionfano i 5Stelle, vince La Lega, perde il Pd. All’ora in cui chiudiamo il giornale, con i risultati che ballano nei primi exit pool, quel che già emerge con chiarezza […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 5 marzo 2018

Trionfano i 5Stelle, vince La Lega, perde il Pd. All’ora in cui chiudiamo il giornale, con i risultati che ballano nei primi exit pool, quel che già emerge con chiarezza è, innanzitutto, la marcia trionfale dei 5Stelle che avrebbero superato di slancio il muro del 30%, e la loro presa nel Sud è altrettanto significativa. E’ pentastellato il partito “di maggioranza”. Oltre il 30% significa un consenso trasversale e probabilmente si confermerà primo partito anche nel voto dei giovani. Cosa accadrà poi rispetto alla composizione di una vera e propria maggioranza parlamentare e di governo si vedrà. Potremmo dire che oggi i 5Stelle si trovano nella felice posizione che un tempo fu della Dc, con i due forni aperti, uno a destra e uno a sinistra.

Il secondo vincitore è sicuramente, Matteo Salvini dal momento che i dati finora emersi lo fanno salire oltre le percentuali di Berlusconi, portando la Lega intorno al 20%. Un risultato in parte annunciato ma non per questo meno clamoroso nell’assegnare la leadership a una forza xenofoba sul modello di quelle emerse in Europa. La leadership del centrodestra è sua e se rispetteranno i patti spetterà a lui guidare la coalizione.

L’altro sicuro protagonista di questo 4 marzo è lo sconfitto, cioè il Pd, o meglio Matteo Renzi il rottamatore del centrosinistra (i suoi cespugli, radicali e prodiani hanno fatto una modesta figura). Dopo l’autodistruzione perseguita con il referendum del 4 dicembre, ora il segretario (non si sa ancora per quanto) vede da vicino il precipizio di un risultato che probabilmente lo mette sotto la soglia del 20, una sonora batosta se gli exit-pool saranno confermati.

Infine la sinistra, giunta alle urne divisa e vistosamente penalizzata da un risultato che ne potrebbe mettere in discussione persino un faticoso superamento della soglia da parte di Liberi e Uguali che gli exit-pool danno tra il 3 e il 4%. Gli altri, non pervenuti. Sulla scheda elettorale i simboli in qualche modo collegati a sinistra erano ben 5. E il risultato non si è fatto attendere, migliaia di voti dispersi.

 

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