Economia
I fantasmi dell’Alitalia
Reportage Silvia assiste gli schizofrenici, Luciano cucina a domicilio. A cinque anni dal licenziamento, 7 mila ex dipendenti della compagnia di bandiera hanno difficoltà a ritrovare lavoro. E l’ex centro direzionale della Magliana è devastato dall’incuria
Reportage Silvia assiste gli schizofrenici, Luciano cucina a domicilio. A cinque anni dal licenziamento, 7 mila ex dipendenti della compagnia di bandiera hanno difficoltà a ritrovare lavoro. E l’ex centro direzionale della Magliana è devastato dall’incuria
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 11 gennaio 2014
L’ufficio di Silvia Cipriani è un cumulo di macerie. Fino al dicembre del 2008 ci lavoravano in dodici. Silvia era addetta agli orari dei voli, organizzava le frequenze e incastrava coincidenze. Dopo il passaggio della compagnia alla Cai e la ristrutturazione che lasciò a casa 10.034 persone lì dentro rimasero in otto. Altri settori furono invece smantellati. Oggi non c’è più nessuno: tutto l’edificio C dell’ex centro direzionale Alitalia della Magliana, sulla via per l’aeroporto di Fiumicino a Roma, appare imploso, come minato da un male che distrugge irreversibilmente gli organi vitali lasciando intatte le fattezze esteriori. Dall’esterno è visibile...