Italia
I finocchi delle ’ndrine infiltrano l’antimafia
Calabria Arrestata per voto di scambio la ex prima cittadina antimafia di Isola Capo Rizzuto. Carolina Girasole imputata per la vendita dei prodotti di un campo confiscato e assegnato all’associazione Libera
Manifestazione antimafia dell'associazione Libera – Foto Aleandro Biagianti
Calabria Arrestata per voto di scambio la ex prima cittadina antimafia di Isola Capo Rizzuto. Carolina Girasole imputata per la vendita dei prodotti di un campo confiscato e assegnato all’associazione Libera
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 4 dicembre 2013
Silvio MessinettiCROTONE
«Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, beato il popolo che non ha bisogno di eroi» esclamava Galileo. L’abbiamo spesso detto, la lotta alla mafia non si vince con i “professionisti dell’antimafia”, parafrasando Sciascia. Siano giudici, politici o persone comuni della tanto osannata “società civile”. Ma è un cimento collettivo che deve smuovere le coscienze individuali. Senza personalismi, leader, eroismi, funzionali a far carriera, business o quant’altro. Perché, altrimenti, l’antimafia sminuisce di valore e rischia di essere, diceva lo stesso Sciascia, «strumento di una fazione per il raggiungimento di un potere incontrastato e incontrastabile». Ecco perché la notizia dell’arresto...