Visioni

I «frammenti» di studenti e insegnanti nelle videocamere della didattica a distanza

I «frammenti» di studenti e insegnanti  nelle videocamere della didattica a distanza

Controcampo 2020 Sorveglianza e giudizio ai tempi della pandemia. C’è chi rimane in tuta e pigiama e chi studia le luci, la «messinscena» delle lezioni

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 31 dicembre 2020
L’inquadratura del volto o del mezzo busto su sfondo più o meno domestico realizzata dalla videocamera integrata di pc, tablet o smartphone è ormai una delle forme estetiche familiari del nostro quotidiano in questo anno pandemico. Sono immagini visibili tanto da chi le riceve quanto da chi le produce. Ci si guarda mentre si è guardati, ci si sorveglia mentre si è sorvegliati come in uno specchio bifronte. «Gli specchi farebbero bene a riflettere prima di rinviare un’immagine», ammonivano J.L. Godard e A.M. Miéville citando Cocteau in 50×2, sguardo critico su un centenario del cinema che celebrava lo sfruttamento commerciale...

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