Politica
I Fratelli d’Italicum
Legge elettorale La riforma va avanti senza correzioni, niente preferenze né primarie. Renzi salvato da un pugno di voti di ministri e franchi tiratori. Appare il fantasma dello scambio con i piccoli partiti: per La Russa e Casini firme omaggio
Deputate del Pd alla camera – Eidon
Legge elettorale La riforma va avanti senza correzioni, niente preferenze né primarie. Renzi salvato da un pugno di voti di ministri e franchi tiratori. Appare il fantasma dello scambio con i piccoli partiti: per La Russa e Casini firme omaggio
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 12 marzo 2014
Andrea FabozziROMA
Per venti voti, cioè per undici deputati, tutti ministri e sottosegretari precettati in aula dal braccio destro Delrio, Matteo Renzi salva il governo, la maggioranza «ombra» con Berlusconi e quella che immagina come la più potente arma di propaganda per le prossime Europee. La riforma della legge elettorale va avanti, grazie a una seduta questa mattina il presidente del Consiglio conta di esibirla oggi in conferenza stampa assieme al jobs act, ma l’Italicum che passa al senato non può nascondere più le sue vergogne. Che sono poi le stesse del Porcellum che si vorrebbe superare, due su tutte: il premio...