Cultura

I giochi di pensiero tramite la parola di Alessandro Bergonzoni

I giochi di pensiero tramite la parola di Alessandro BergonzoniAlessandro Bergonzoni

Scaffale «Aprimi Cielo. Dieci anni di raccoglimento articolato», per Bompiani. Un libro che andrebbe portato nelle scuole, alle elementari, alle medie, perché ci insegna che parlare in modo inatteso non è una resa, un arrendersi, ma ci rende il senso di un altro mondo inteso come mondo altro, in cui «le scuole di pensiero» non siano più «la prova morente dell’esistenza di Io»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 27 ottobre 2020
«Serve tutta la predilezione possibile all’incontro vertibile». Finisce così uno dei tanti interventi-pensieri-soliloqui-monologhi-riflessioni di Aprimi Cielo. Dieci anni di raccoglimento articolato, l’ultimo libro di Alessandro Bergonzoni (Bompiani, pp. 207, euro 16). UN TESTO FORMIDABILE che incrocia, con crocevia verbali, verità cruciali sul nostro dover essere. Ricordarci ad esempio che «i terremoti sono di gratitudine zero» significa porci di fronte perlomeno al dato di fatto che le parole parlano da sé, ci parlano, non nel senso che si rivolgono a noi, ma che ci usano, ci spintonano, ci invogliano a vedere quel che esse stesse, negli usi quotidiani, non critici, triti,...

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