Europa
I giovani afghani incrociano le gambe
Svezia Dal 6 agosto il movimento Ung I Sverige occupa le piazze di Stoccolma contro i rimpatri forzati. Con l’inizio della scuola lo sciopero seduto continua. E si allarga: contro gli attacchi neonazi gli svedesi fanno cordone. Nel silenzio della politica
Lo sciopero seduto a piazza Mynttorget, Stoccolma – Julia Lindblom, Davide Salvadori
Svezia Dal 6 agosto il movimento Ung I Sverige occupa le piazze di Stoccolma contro i rimpatri forzati. Con l’inizio della scuola lo sciopero seduto continua. E si allarga: contro gli attacchi neonazi gli svedesi fanno cordone. Nel silenzio della politica
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 27 agosto 2017
Julia Lindblom, Davide SalvadoriSTOCCOLMA
Era il 6 agosto quando poco più di una cinquantina di ragazzini afghani hanno occupato piazza Mynttorget, a Stoccolma, per protestare contro i rimpatri forzati verso l’Afghanistan. Da allora in Svezia è scoppiata la più grande mobilitazione europea contro le deportazioni degli ultimi anni. SONO GLI STUDENTI AFGHANI di «Ung I Sverige» – «giovani in Svezia» – ad aver acceso la miccia delle proteste, occupando giorno e notte prima la città vecchia e poi Medborgarplatsen, una delle piazze principali della capitale. A partire da Stoccolma i presidi e le mobilitazioni si sono diffuse a macchia d’olio in tutto il paese....