Internazionale
I giovani contro la verità in ritardo di Khamenei
Iran Terzo giorno di proteste a Teheran dopo l’ammissione dell’abbattimento del Boeing. Le autorità negano: nessuno sparo sulla folla. Nel mirino dei manifestanti l’ayatollah e i pasdaran, ma non il presidente Rohani e il suo ministro Zarif
I fiori dei manifestanti tra i lacrimogeni davanti all’università Amir Kabir di Teheran – Ap
Iran Terzo giorno di proteste a Teheran dopo l’ammissione dell’abbattimento del Boeing. Le autorità negano: nessuno sparo sulla folla. Nel mirino dei manifestanti l’ayatollah e i pasdaran, ma non il presidente Rohani e il suo ministro Zarif
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 14 gennaio 2020
Sui social circolano immagini di una donna portata via, a terra una pozza di sangue, scrive la Bbc. In un video quelli che sembrano miliziani attaccano i dimostranti, si sentono colpi di arma da fuoco. Alcune persone sarebbero state ferite in piazza Azadi a Teheran, in sottofondo lo slogan «Morte al dittatore». Ma le forze dell’ordine negano di aver usato proiettili contro i dimostranti e secondo il capo della polizia «qualcuno sta manipolando la realtà». È stato il terzo giorno consecutivo di proteste nonostante le rigide misure di sicurezza. A radunarsi sono stati gli studenti delle università Sharif e Al...