Cultura

I lemmi viventi della discordia

I lemmi viventi della discordiaUn’opera di Antony Gormley

Un contributo di introduzione al seminario della Igs Italia inerente al rapporto tra il pensatore e il populismo. Per evitare confusioni, bisogna distinguere fra gli scritti pre-carcerari e quelli posteriori all’arresto. Tra il 1919 e il 1926 il termine è decisamente in linea con la semantica bolscevica e leniniana. Nazionale-popolare non significa ciò che oggi indichiamo elidendo una «e», bensì le produzioni artistiche legate a un contesto storico-culturale nazionale, e universale Per Gramsci non esisteva solo la classe operaia. Nato lontano dalle fabbriche torinesi, egli pensava a un blocco storico del proletariato industriale e contadino con gli intellettuali. Se questo per […]

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 10 ottobre 2018
Per Gramsci non esisteva solo la classe operaia. Nato lontano dalle fabbriche torinesi, egli pensava a un blocco storico del proletariato industriale e contadino con gli intellettuali. Se questo per il giovane Asor Rosa di Scrittori e popolo (influenzato da Mario Tronti e su questo tema anche da Rosaro Romeo) era il peccato mortale che dissipava le conquiste «operaiste» del Biennio rosso, per Ernesto Laclau si trattava invece dell’eredità dei Quaderni del carcere più feconda per la post-modernità: la soggettività popolare non si identifica con una singola classe, ma con un’articolazione di diverse istanze da unificare con uno sforzo di...

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