Lavoro
I licenziati Almaviva: «La sede di Roma non è chiusa, trasferirci è ingiusto»
Call center A Casal Boccone lavorano tuttora un centinaio di operatori del Gse e gli outbound a progetto, mentre i 153 reintegrati da una recente sentenza sono stati mandati a Catania. L'azienda si difende: «Sono lavorazioni diverse, non sovrapponibili»
Una manifestazione degli operatori Almaviva – Patrizia Cortellessa
Call center A Casal Boccone lavorano tuttora un centinaio di operatori del Gse e gli outbound a progetto, mentre i 153 reintegrati da una recente sentenza sono stati mandati a Catania. L'azienda si difende: «Sono lavorazioni diverse, non sovrapponibili»
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 7 gennaio 2018
Un anno fa in questi giorni il licenziamento di 1.666 dipendenti Almaviva della sede di Roma, dopo una settimana di passione – tra Natale e Capodanno – in trattativa al ministero dello Sviluppo. I lavoratori però non si sono arresi e circa mille hanno avviato una causa per il reintegro. In 153 hanno ottenuto di nuovo il loro posto, con una sentenza del novembre scorso, e altri 530 attendono un verdetto a metà di questo mese. L’azienda però dichiara «chiusa» la sede della Capitale a Casal Boccone, e quindi sta reintegrando chi ha vinto – come è stato per i...