Visioni
I Manetti Bros nel gorgo neomelodico
Al cinema In «Song'e Napule» tra camorristi, barbieri commessi, portieri e...fantasmi. Rutilante satira su corruzione e raccomandazioni
Giampaolo Morelli – foto Barbara Oizmud
Al cinema In «Song'e Napule» tra camorristi, barbieri commessi, portieri e...fantasmi. Rutilante satira su corruzione e raccomandazioni
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 aprile 2014
Che cosa può fare un ragazzo napoletano, diplomato in piano al conservatorio, ciclista irriducibile, vegetariano convinto, schierato contro l’illegalità diffusa che ha trasformato la sua città in «una fogna a cielo aperto»? Farsi (racco)mandare dalla mamma per entrare in polizia, un posto statale sicuro, dove scaldare la sedia e andare su internet per tutto il giorno. Con un magistrale assolo di Carlo Buccirosso nei panni del questore, ci si cala in Song’e Napule, il nuovo film dei Manetti Bros, presentato fuori concorso lo scorso autunno alla festa del Cinema di Roma. A metà tra musicarello e poliziottesco, stracarico di citazioni...