Internazionale
I massacri in Tigray oggi sul tavolo delle Nazioni unite
Etiopia Sul premier etiope Abiy Ahmed la pressione del Dipartimento di Stato Usa e del Consiglio di Sicurezza: la situazione umanitaria è disastrosa ed emergono nuovi rapporti su stragi commesse nella regione lo scorso novembre. Unica buona notizia: la liberazione dei reporter arrestati con l'accusa di sostegno al Tplf
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed – Ansa
Etiopia Sul premier etiope Abiy Ahmed la pressione del Dipartimento di Stato Usa e del Consiglio di Sicurezza: la situazione umanitaria è disastrosa ed emergono nuovi rapporti su stragi commesse nella regione lo scorso novembre. Unica buona notizia: la liberazione dei reporter arrestati con l'accusa di sostegno al Tplf
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 marzo 2021
Le guerre, diceva Machiavelli, cominciano dove si decide, ma non finiscono dove si vorrebbe e quella in corso nel Tigray non sembra far eccezione. Oggi si riunirà il Consiglio di Sicurezza per discutere della situazione umanitaria nel Tigray. Machiavelli diceva che non è possibile pensare la guerra separatamente dalla politica e dopo quattro mesi la politica ha un solo compito: neutralizzare il conflitto. La guerra derubricata dal governo etiope a operazione di ripristino della legalità è iniziata il 4 novembre e si sarebbe conclusa in base a una dichiarazione del premier Abiy Ahmed il 28 novembre 2020: «Abbiamo completato e...