Internazionale
«I media si accaniscono su Silvia perché è giovane, donna e coraggiosa»
Finalmente Intervista a Susan Dabbous, giornalista rapita in Siria nel 2013: «Un aereo non è una macchina del tempo, un tornare a una realtà precedente come se la prigionia non fosse avvenuta. L’accanimento mediatico verso donne, dotate di intelletto e coraggio, è dato da misoginia e invidia»
Susan Dabbous al rientro in Italia dopo il rapimento
Finalmente Intervista a Susan Dabbous, giornalista rapita in Siria nel 2013: «Un aereo non è una macchina del tempo, un tornare a una realtà precedente come se la prigionia non fosse avvenuta. L’accanimento mediatico verso donne, dotate di intelletto e coraggio, è dato da misoginia e invidia»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 12 maggio 2020
«Le polemiche possono far male a Silvia Romano e alla famiglia, intossicare un clima di felicità pura. Che va assolutamente preservata. Non devono curarsi delle critiche ma proteggere il rapporto speciale a distanza che hanno creato in questo tempo di preparazione. La comunicazione, anche se non verbale, c’è stata sempre e non deve entrarci nessuno. Questo è il momento di riappropriarsi di se stessa». Susan Dabbous è giornalista freelance. Italo-siriana, segue da anni le questioni mediorientali. Il 3 aprile 2013 fu rapita dal Fronte al-Nusra, filiale qaedista in Siria, con i colleghi della Rai Amedeo Ricucci, Elio Colavolpe e Andrea...