Visioni
I mille passi di MilanOltre
A teatro Trent'anni di vita per il festival meneghino che hanno significato per la città un confronto importante con la danza contemporanea internazionale e italiana
Bolero, coreografia di Michele Merola – foto di Tiziano Ghidorsi
A teatro Trent'anni di vita per il festival meneghino che hanno significato per la città un confronto importante con la danza contemporanea internazionale e italiana
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 29 ottobre 2016
Francesca PedroniMILANO
Trent’anni di vita che hanno significato per la città di Milano un confronto importante con la danza contemporanea internazionale e italiana. Stiamo parlando di MilanOltre, festival diretto attualmente da Rino De Pace che ne ha seguito nel tempo sviluppi, punti di vista, tendenze. Basta un’occhiata alle locandine delle tante edizioni per avere negli occhi la presenza di artisti con un loro segno da non dimenticare, coltivare, rivedere: Bill T. Jones, Anne Teresa De Keersameker, Edouard Lock, Trisha Brown, Michèle Anne De Mey Sankai Juku, Stephen Petronio, Marie Chouinard. E sono solo alcuni. L’edizione 2016, la trentesima appunto, si è mantenuta...