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Uno spot da museo
Ri-Mediamo La recente nomina dei direttori dei musei statali, con sette prescelti non italiani su venti, ha avuto un’eco prevedibile, come prevedibile è stato il dibattito che ne è seguito. In […]
Ri-Mediamo La recente nomina dei direttori dei musei statali, con sette prescelti non italiani su venti, ha avuto un’eco prevedibile, come prevedibile è stato il dibattito che ne è seguito. In […]
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 26 agosto 2015
La recente nomina dei direttori dei musei statali, con sette prescelti non italiani su venti, ha avuto un’eco prevedibile, come prevedibile è stato il dibattito che ne è seguito. In sintesi, si possono ricordare – tra gli altri – i commenti puntuali di Tomaso Montanari sul suo blog (bene gli stranieri, ma le specializzazioni sono quelle giuste?) e l’analisi svolta da Salvatore Settis su La Repubblica dello scorso 19 agosto. Quest’ultima riflessione ci pone un problema assai serio. i neodirettori hanno davanti una “missione impossibile”: rinnovare un sistema sclerotizzato; far fronte ai tagli del 2008 dell’era Berlusconi-Tremonti, mai recuperati. Insomma,...