Cultura

I musei si reinventano «a chilometro zero»

I musei si reinventano «a chilometro zero»Giorgio De Chirico, «Mobili nella valle», 1968, Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma – © Giorgio De Chirico by SIAE 2020

Patrimonio Dopo un buio di tre mesi, riaprono i luoghi della cultura nelle regioni gialle. Un tour fra mostre e collezioni

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 2 febbraio 2021
L’apertura dei musei (solo giorni feriali) dopo quasi tre mesi di buio totale – notte senza luna che continua per teatri, sale concerti e cinema – ha rappresentato per molti una boccata d’ossigeno e un segnale di speranza: un’uscita dal tunnel del «mondo malato», forse più della riapparizione dei ristoranti nell’orizzonte del tempo libero. La direttrice dei musei Vaticani Barbara Jatta, nel riaccogliere i visitatori fra le meravigliose collezioni pontificie dopo l’astinenza dettata dai Dpcm, ha affermato che «è stato un periodo duro, la più lunga chiusura nella storia dei musei Vaticani dalla seconda guerra mondiale. Ora è un giorno...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi