Politica
I Nazareni all’assedio del Colle
Quirinale Picchetto d’onore, bandiera ammainata. Napolitano lascia, la partita è aperta. Grandi elettori convocati per il 29 gennaio alla camera. Sarà un presidente «di tutti», dice Renzi. Ma il partner privilegiato del premier nella scelta resta Berlusconi. Da Veltroni a Fassino a Mattarella, i nomi in campo se sarà un pd
Le dimissioni di Giorgio Napolitano – Reuters
Quirinale Picchetto d’onore, bandiera ammainata. Napolitano lascia, la partita è aperta. Grandi elettori convocati per il 29 gennaio alla camera. Sarà un presidente «di tutti», dice Renzi. Ma il partner privilegiato del premier nella scelta resta Berlusconi. Da Veltroni a Fassino a Mattarella, i nomi in campo se sarà un pd
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 15 gennaio 2015
Picchetto d’onore, bandiera ammainata, lettere ufficiali di dimissioni lette nelle aule parlamentari e salutate da applausi scroscianti, alcuni sinceri, altri ipocriti. E poi dichiarazioni a spiovere, riconoscimenti che rasentano l’iperbole. Repertorio, insomma. Giorgio Napolitano non è più il presidente della Repubblica. Lo sostituisce, momentaneamente, il presidente del Senato Grasso. Ieri anche lui ha salutato l’aula, passando la mano ai suoi quattro vice. Aveva lo sguardo di chi fortissimamente spera che si tratti di un addio e non di un arrivederci. Il secondo cittadino sogna di diventare presto il primo, ma le sue quotazioni sono basse: è un magistrato, e questo...