Internazionale
I nostri disumani segreti di stato sui respingimenti collettivi in Libia
L'inchiesta Centinaia di migranti restituiti agli abusi dei campi di detenzione libici dopo l’intervento di navi private italiane nel 2018. Il ruolo e i silenzi dell'Italia
Libia – Ap
L'inchiesta Centinaia di migranti restituiti agli abusi dei campi di detenzione libici dopo l’intervento di navi private italiane nel 2018. Il ruolo e i silenzi dell'Italia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 giugno 2020
Quanto ha interessato l’Italia il respingimento in Libia di 101 persone operato il 30 luglio 2018 dalla nave italiana Asso Ventotto, uno dei cargo che lavora per la piattaforma della Mellitah Oil & Gas (società partecipata al 50% da Eni)? Circa 48 ore, il tempo di qualche articolo di giornale e di un esposto alla Procura di Napoli (sede della compagnia armatrice della nave). Poi più nulla. A me, invece, interessava la sorte delle vittime: dove fossero, chi fossero. Così, un anno fa, ho deciso di cercarle all’interno dei lager libici. Non le ho trovate, ma ho rintracciato altre persone,...