Italia
«I nuovi investimenti rischiano di finire all’industria bellica e non alla Sanità»
Piano nazionale di ripresa e resilienza La denuncia della Rete antimilitarista campana: «Dentro gli ampi obiettivi compaiono linee d’intervento dalla doppia ricaduta, civile e militare, o direttamente indirizzate alla filiera dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza»
Alex Zanotelli – LaPresse
Piano nazionale di ripresa e resilienza La denuncia della Rete antimilitarista campana: «Dentro gli ampi obiettivi compaiono linee d’intervento dalla doppia ricaduta, civile e militare, o direttamente indirizzate alla filiera dell’aerospazio, della difesa e della sicurezza»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 30 aprile 2021
Se si fa una ricerca sul sito del governo, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza le parole spese militari e armi non compaiono. Ma quanti fondi finiranno all’industria bellica senza dichiararlo? È quello che si domandano il Comitato Bds, Comitato di lotta per la salute mentale di Napoli, Comitato Pace, disarmo e smilitarizzazione, Napoli città di Pace, Rete campana contro la guerra e il militarismo in un opuscolo scaricabile all’indirizzo http://tinyurl.com/opuantim. Delle sei misure previste dal Pnrr (191,5 miliardi dal Next generation Eu, 30,6 miliardi dal Fondo complementare ottenuto dagli scostamenti di bilancio), la voce che dovrebbe starci più...