Internazionale
I partiti palestinesi firmano per l’unità a Pechino. A festeggiare è la Cina
Guerra di retrovia Accordi simili sono sempre naufragati. Per Xi è però il modo di definirsi mediatore globale
Wang Yi con al-Aloul – foto Epa
Guerra di retrovia Accordi simili sono sempre naufragati. Per Xi è però il modo di definirsi mediatore globale
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 24 luglio 2024
Lorenzo LampertiTAIPEI
L’ultima volta era successo a ottobre 2022, in Algeria. Stavolta accade in Cina, con Hamas e Fatah che non sono sole. Anche altri 12 partiti palestinesi hanno siglato la cosiddetta «dichiarazione di Pechino», un primo teorico passo verso quello che dovrebbe essere un governo di unità nazionale da formare dopo la guerra a Gaza. L’ESECUTIVO cinese definisce l’accordo «storico», ma sarà il tempo a dire quanto è solida l’intesa raggiunta dopo tre giorni di negoziati riservati, visti gli innumerevoli fallimenti del passato: ad accordi su elezioni e governi di unità non è mai seguito nulla. Il tutto al secondo round...