Internazionale
«I pasdaran sono la variabile più pericolosa per la rivolta»
Iran Critiche ai vertici di Teheran: ieri condannata a 15 anni (ridotti a tre) la nipote di Khamenei. Nuove sanzioni dal Canada. Rapito e ucciso un imam in Balucistan. Intervista al professor Riccardo Redaelli: «In Iran la guerra al dissenso ha irrigidito il regime»
La protesta di tre donne iraniane per le strade della capitale Teheran
Iran Critiche ai vertici di Teheran: ieri condannata a 15 anni (ridotti a tre) la nipote di Khamenei. Nuove sanzioni dal Canada. Rapito e ucciso un imam in Balucistan. Intervista al professor Riccardo Redaelli: «In Iran la guerra al dissenso ha irrigidito il regime»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 10 dicembre 2022
«La Repubblica islamica è a un bivio. Può irrigidirsi ulteriormente, diventando una dittatura spietata con i pasdaran che scavalcano il clero, ma parte del regime ha memoria di come nel 1979 la brutalità dello scià ne abbia accelerato la fine. Oppure si cerca di salvare il sistema facendo concessioni sostanziali ai cittadini». Sono questi gli scenari possibili per Riccardo Redaelli. Direttore del Master in Middle Eastern Studies (MIMES) dell’Università Cattolica di Milano, è autore del saggio L’Iran contemporaneo (Carocci 2015). Giovedì il leader religioso sunnita Mowlavi Abdulvahid Rigi è stato rapito e ucciso nel Sistan e Balucistan. Che significato ha...