Cultura
I perimetri armati della segregazione
Angela Davis «Freedom is a Constant Struggle» della teorica e attivista statunitense. Il nuovo saggio è una attenta panoramica sul «complesso militare-penitenziario» nato per contenere una popolazione carceraria in aumento e che ha come modello la gestione segregazionista contro i palestinesi
Lorna Simpson, «Guarded Conditions», 1989
Angela Davis «Freedom is a Constant Struggle» della teorica e attivista statunitense. Il nuovo saggio è una attenta panoramica sul «complesso militare-penitenziario» nato per contenere una popolazione carceraria in aumento e che ha come modello la gestione segregazionista contro i palestinesi
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 25 gennaio 2017
Angela Davis non ha certo bisogno di presentazione. La sua figura è al centro del dibattito politico internazionale da quasi quattro decenni. Ex militante comunista e affiliata al Black Panther Party, autrice di Women, Race and Class (1981), un testo fondatore di discorsività per il Black Feminism, negli ultimi vent’anni Angela Davis ha focalizzato tanto il suo attivismo quanto la sua riflessione intellettuale sulla critica a ciò che chiama, prendendo in prestito l’espressione da Mike Davis, il “complesso industriale-penitenziario” americano. Nonostante le sue numerose visite recenti in Italia, questa parte della sua opera resta sicuramente meno nota nel panorama locale....