Internazionale

«I più vulnerabili ormai sono esclusi dalle cure»

«I più vulnerabili ormai sono esclusi dalle cure»Struttura di Emergency in Afghanistan

Emanuele Nannini (Emergency) «I campi per migranti sono bombe a orologeria: non consentono il distanziamento sociale né le più basilari norme igieniche o i tamponi»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 8 aprile 2020
Un ambulatorio bombardato a Tripoli lunedì scorso. Solo a marzo 27 strutture sanitarie danneggiate in Libia per la vicinanza alla linea degli scontri, mentre la popolazione fa i conti anche con la pandemia e i migranti continuano a rimanere chiusi nei campi di detenzione: «Ci abbiamo lavorato per più di dieci anni, la situazione è tragica. Le due fazioni hanno inasprito i combattimenti, c’è molta pressione su Tripoli, il paese è nel caos» spiega Emanuele Nannini, vicedirettore del Field operations department di Emergency. È possibile contenere il Covid-19 a Tripoli con la guerra civile in corso? Un paese fragile come...

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