Italia

I primi bimbi post legge 40. Lorenzin li dimentica nei Lea

I primi bimbi post legge 40. Lorenzin li dimentica nei Lea – Foto Edgard Garrido/Reuters

Procreazione medicalmente assistita L’associazione Coscioni festeggia il lieto evento delle coppie che hanno smantellato le norme. Nei nuovi Livelli essenziali di assistenza manca la diagnosi preimpianto

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 31 marzo 2017
Nell’Italia bacchettata dalla Commissione diritti umani dell’Onu, tra le altre cose, per il ritorno alla piaga degli aborti clandestini e per la discriminazione delle coppie omosessuali nell’accesso alla fecondazione in vitro – problemi sistematicamente negati dal ministro della Salute – sono nati tre bambini. Da due coppie che mai avrebbero potuto realizzare il loro sogno se l’oscurantista legge 40 non fosse stata smantellata pezzo per pezzo da 23 sentenze di tribunali. Con buona pace della Ncd  Beatrice Lorenzin che avrebbe preferito condannare a vita gli italiani al turismo procreativo. E invece ieri alla Camera l’Associazione Luca Coscioni ha distribuito confetti....

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