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I profeti dell’arte

I profeti dell’arteMaurice Denis, «Mattino di Pasqua», 1892

Mostre «I Nabis, Gauguin e la pittura d’avanguardia italiana», a Palazzo Roverella di Rovigo, a cura di Giandomenico Romanelli, con la collaborazione di André Cariou

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 24 settembre 2016
A Pont Aven, in Bretagna, c’era una locanda, l’albergo Gloanec, che dava stanze agli artisti e faceva loro credito per lunghi periodi. La voce giunse a Parigi e Paul Gauguin non poté non approfittarne: in bolletta, incapace di onorare i suoi debiti, fuggì dalla città e sbarcò in quel villaggio dove prosperava una comunità di pittori (molti americani e inglesi) che ricercavano soggetti «genuini» e dal sapore naïf. Gauguin aveva bisogno di ossigeno – soprattutto economico – e un soggetto valeva l’altro. Correva l’anno 1886: arrivato a Pont Aven, l’artista poté respirare a pieni polmoni, riprendere a dipingere, comprare i...

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