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I pugili del Quarticciolo
Sport Nella borgata dell'abbandono due giovani boxeur danno vita a una palestra popolare per verniciare di arcobaleno un futuro possibile
Sport Nella borgata dell'abbandono due giovani boxeur danno vita a una palestra popolare per verniciare di arcobaleno un futuro possibile
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 27 aprile 2019
Medaglia d’Oro. Così chiamata perché posta a quattro miglia da Porta Maggiore -varco al centro capitolino- la borgata del Quarticciolo sorse alla fine degli Anni Trenta e fu subito una spina rossa nel fianco del regime morente, tessera del quartiere Centocelle che nella guerra al nazifascismo meritò la Medaglia d’Oro. Luogo anche odierno di Resistenza civile: nella lotta al degrado, all’isolamento, alla solitudine, ai nuovi squadristi. Ove brilla una palestra di pugilato e parkour -aperta a grandi e piccini- promossa da una coppia di giovani evoluti: Emanuele Agati (per tutti Manu) e Giovanni Cozzupoli (Gianni), tecnici federali della Federazione Pugilistica...