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I pugni diplomatici di Biden accarezzano Mbs
Una nuova versione della realpolitik Dal patto di Abramo tra Tel Aviv e le monarchie arabe al fronte unito contro l’Iran, dalle armi Usa al mercato del petrolio, il principe è in sintonia con la Casa bianca
Il saluto tra Biden e il principe bin Salman a Gedda – Ap
Una nuova versione della realpolitik Dal patto di Abramo tra Tel Aviv e le monarchie arabe al fronte unito contro l’Iran, dalle armi Usa al mercato del petrolio, il principe è in sintonia con la Casa bianca
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 luglio 2022
Il pugno di saluto di Biden con le nocche gentilmente appoggiate su quelle del principe assassino Mohammed bin Salman (Mbs) è già entrato nella storia di una nuova disciplina: il “pugilato diplomatico”, che lascia al tappeto soltanto le vittime, rimaste fuori dal ring del potere. Siamo davanti a una nuova versione della realpolitik, in cui si riconoscono – visti gli interessi in gioco – i mandanti degli omicidi ma non si fa giustizia. Anzi la fa da padrone l’impunità, come nel caso di Giulio Regeni e della giornalista palestinese con cittadinanza Usa Shireen Abu Akleh, uccisa dall’esercito israeliano ma secondo...