Internazionale
I quarant’anni che sconvolsero il capitalismo
Cina Nel dicembre 1978 Deng Xiaoping lanciava l’epoca delle riforme e aperture trasformando il paese nella seconda potenza mondiale. Negli anni ’80 furono dismesse le aziende di stato, fulcro dell’industrializzazione nel periodo maoista
In posa a Shenzen di fronte a un manifesto celebrativo dei 40 anni dalle riforme di Deng Xiaoping – Afp
Cina Nel dicembre 1978 Deng Xiaoping lanciava l’epoca delle riforme e aperture trasformando il paese nella seconda potenza mondiale. Negli anni ’80 furono dismesse le aziende di stato, fulcro dell’industrializzazione nel periodo maoista
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 23 dicembre 2018
Nel dicembre 1978 Deng Xiaoping avviava le aperture e le riforme della Cina, battezzando l’inizio di un periodo di trasformazioni storiche colossali del paese, qualcosa che siamo sempre stati abituati a misurare – per altri territori – nell’arco di secoli. Dobbiamo ricordare, innanzitutto, cos’era la Cina nel 1978: un paese per lo più rurale e povero, uscito dilaniato dagli eccessi della rivoluzione culturale. Allo stesso modo, però, bisogna pure sottolineare le «basi» che il periodo maoista aveva posto per una trasformazione così clamorosa del paese. IN OCCIDENTE SI TENDE spesso a far rientrare la Cina nella modernità proprio grazie alle...