Internazionale
I raid «umanitari» di Obama rompono l’assedio dei turkmeni
Iraq L'esercito iracheno, sostenuto da milizie gestite da Teheran e dalle bombe Usa, entra ad Amerli. Scontri in Siria, al confine con Israele tra Damasco e islamisti
Soldati iracheni ad Amerli – Reuters
Iraq L'esercito iracheno, sostenuto da milizie gestite da Teheran e dalle bombe Usa, entra ad Amerli. Scontri in Siria, al confine con Israele tra Damasco e islamisti
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 2 settembre 2014
Una nuova ondata di raid “umanitari” e l’assedio di Amerli è andato in pezzi: domenica l’esercito iracheno, con il sostegno di milizie sciite e bombe statunitensi, ha posto fine all’assedio che da due mesi intrappolava 15mila turkmeni della comunità sciita di Amerli. Da settimane i miliziani dell’Isil circondavano la cittadina, a corto di acqua, cibo ed elettricità. Chi ha potuto era fuggito nelle scorse settimane, spacciandosi per sunnita; chi non ce l’ha fatta è rimasto alla mercé degli uomini di al-Baghdadi e le loro minacce di morte contro chiunque non accettasse di convertirsi. Fino a domenica: i raid ordinati dal...