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I ready-made e il culto autoreferenziale dell’arte

Verità nascoste Sarantis Thanopulos: «Monica, in un tuo intervento su Qui e Ora (n.28) fai un’analisi della presenza del ‘ready-made’ – un oggetto ‘pronto all’uso’, seriale, non fatto su misura- nell’arte contemporanea. […]

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 16 novembre 2019
Sarantis Thanopulos: «Monica, in un tuo intervento su Qui e Ora (n.28) fai un’analisi della presenza del ‘ready-made’ – un oggetto ‘pronto all’uso’, seriale, non fatto su misura- nell’arte contemporanea. Un oggetto comune, è tolto dal contesto anonimo del suo uso quotidiano per essere esposto come opera d’arte senza alcuna sua modifica da parte dell’artista. Il cui intervento si limita nello spostamento di un oggetto da un contesto a un altro. Lo spostamento, apparentemente dissacrante, serve, nelle intenzioni dei suoi fautori, a evidenziare che non sono gli oggetti artistici a fare dei musei un tempio dell’arte. Sono, al contrario, i...

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