Lavoro

I rider al voto, per la salute e la sicurezza sul lavoro

I rider al voto, per la salute e la sicurezza sul lavoroIl voto dei rider a Firenze

Diritti e tutele La Cgil organizza la cabina elettorale davanti a Burger King, con i borsoni usati per portare il cibo ai committenti delle piattaforme di food delivery. Il primo a votare è Filippo Luti, 28 anni:"Siamo schiavi a cottimo di padroni 'invisibili', tanti giovani e immigrati per sopravvivere devono accettare ritmi di lavoro frenetici". E' la prima volta in Italia per i ciclofattorini.

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 26 settembre 2020
A suo modo Filippo Luti, 28 anni e la voglia di diventare un insegnante, è un pioniere. Il primo rider italiano che ha votato per eleggere un delegato sindacale. Un rappresentante dei lavoratori alla sicurezza, che per i ciclofattorini vuol dire avere diritto di parola per esigere dalla piattaforme del food delivery, ad esempio, i dispositivi di protezione individuale contro il Covid. Ma anche altre tutele essenziali per chi, come Filippo, in un turno di lavoro macina chilometri e chilometri in bici o in motorino, con l’obbligo di fare più in fretta possibile. “Siamo schiavi a cottimo di padroni ‘invisibili’...

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