Politica
I senatori Pd: il governo vada avanti. Renzi, idea pazza delle dimissioni
Democrack Attesa per la direzione del 13 febbraio, Orlando smentisce la corsa Ma a Palazzo Madama in quaranta dicono no al voto a giugno. Bersani: ma quando si vota? Dica che vuol fare, basta giochetti. Io sono per il voto nel 2018. Si faccia la legge elettorale e a giugno si parta con il congresso
Il premier Gentiloni e il capogruppo al senato Luigi Zanda – LaPresse
Democrack Attesa per la direzione del 13 febbraio, Orlando smentisce la corsa Ma a Palazzo Madama in quaranta dicono no al voto a giugno. Bersani: ma quando si vota? Dica che vuol fare, basta giochetti. Io sono per il voto nel 2018. Si faccia la legge elettorale e a giugno si parta con il congresso
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 9 febbraio 2017
«Fandonie». Il ministro Andrea Orlando smentisce la sua intenzione di correre per la segreteria del Pd e anche la sua contrarietà al voto anticipato. Il ministro Maurizio Martina nega di aver parlato di questi temi con il collega Guardasigilli: «Leggo sui giornali ricostruzioni di fantomatici incontri sul futuro del Pd a cui non ho partecipato». Il ministro Dario Franceschini invece tace, ma i suoi più vicini negano risolutamente il suo lavorìo per persuadere Renzi, con le buone o con la forza dei numeri in parlamento, di rallentare lo slancio verso il voto a giugno. Fatto sta che ieri quaranta senatori...