Politica

I «sì, no, non so» della sinistra

I «sì, no, non so» della sinistraStefano Fassina e Pippo Civati

Brigata Calimera Tutti contro la Germania. Ma ora il compagno primo ministro è rimasto solo. Fassina: «Non ho lasciato il Pd per dire sì all’austerity Per tutti noi è un passaggio storico». Ferrero, Prc: in ogni caso resto al fianco di Alexis e di Syriza

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 14 luglio 2015
Tutti, certo, contro l’Unione europea: «Non rispetta i parametri di Maastricht. Se ha dato tre giorni a Tsipras lo faccia anche con i tedeschi» (Scotto, Sel). «Dopo aver distrutto l’economia greca, ha ricattato il governo greco per ottenere l’accordo, si comportano come i nazisti» (Ferrero, Prc). Certo, da tutti massimo rispetto per Tsipras: «Stima e appoggio umano, morale e politico a lui, a Syriza e al popolo greco dilaniati da una discussione impossibile e da una partita truccata in partenza» (Fratoianni, Sel). Ma che farebbe la sinistra italiana, quella che in questi mesi lavora a una nuova ’cosa rossa’, se...

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