Internazionale

I siriani hanno salvato Manbij

I siriani hanno salvato ManbijUna combattente delle Ypg kurde abbraccia una donna a Manbij – Rodi Said/Reuters

Siria La città, simbolo del paese e del suo mix di etnie e confessioni, liberata da arabi, kurdi, assiri, turkmeni. L’opposto di Aleppo, dove gli interessi di governo e "ribelli" hanno diviso e ridotto allo stremo la popolazione: la "capitale del nord" soffocata da scontri e propaganda. E con la Russia in prima fila, Washington si defila: le sue opposizioni gregarie dei qaedisti

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 14 agosto 2016
Com’è fatta la libertà? Una sigaretta, un pezzo di stoffa nero dato alle fiamme, forbici per accorciarsi la barba. A Manbij è la riconquista dei frammenti di vita quotidiana, sotto l’Isis peccati da punire. Emozionano le immagini arrivate ieri dalla città nel nord della Siria: gli abbracci tra le donne costrette in lunghi vestiti neri e le combattenti kurde delle Ypg, le risate degli uomini che si tagliano la barba in strada, le corse dei bambini con le loro mamme, una partita di pallone improvvisata. Manbij è libera e lo sono anche i duemila civili che gli islamisti in ritirata...

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