Cultura
I sogni infranti dei free lance
Terre promesse Secondo appuntamento sul lavoro gratuito. L’attenzione è rivolta alle case editrici e ai media. Tra stagisti, precarietà diffusa, mobbing e ricatti la ricerca di uno status intellettuale che prevede la rinuncia di un salario e della propria libertà
Opere dell’artista Philippe Ramet
Terre promesse Secondo appuntamento sul lavoro gratuito. L’attenzione è rivolta alle case editrici e ai media. Tra stagisti, precarietà diffusa, mobbing e ricatti la ricerca di uno status intellettuale che prevede la rinuncia di un salario e della propria libertà
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 25 ottobre 2014
Tra cambiamentiepocali della produzione, nuove tecnologie e sistemi digitali, declino della carta stampata e un’espansione del ruolo di internet che nessuno sembra capire né governare, la precarietà è diventata progressivamente la forma «normale» dell’organizzazione del lavoro contemporaneo nelle redazioni di case e ditrici e giornali. La crisi economica, innegabile nei numeri che piegano verso il basso le diffusioni di quotidiani e periodici e gli indici di vendita dei libri nonché i ricavi pubblicitari, è stata subito trasformata in una costernata giaculatoria da tutti i grandi e piccoli editori per procedere alle grandi pulizie della fine del primo decennio degli anni...