Cultura

I sogni spezzati di un kamikaze

I sogni spezzati di un kamikaze

Intervista Incontro con lo scrittore e artista marocchino Mahi Binebine, che ha presentato in Italia il romanzo «Il grande salto», edito da Rizzoli. «Nella bidonville di Sidi Moumen lo Stato non esiste: niente scuole né corsi professionali, neppure l’ombra di assistenti sociali. In questo deserto sono arrivati gli islamisti»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 giugno 2016
Come nasce un kamikaze? È questa la domanda cui ha cercato di rispondere Mahi Binebine all’indomani della strage di Casablanca che il 16 maggio del 2003 fece 41 vittime e una cinquantina di feriti, nel più grave attentato della storia del Marocco moderno. Quella sera, intorno alle 22, una decina di terroristi si fece saltare in aria nei luoghi più frequentati dagli stranieri, turisti o militari, soprattutto statunitensi, o che testimoniavano delle radici cosmopolite e multiculturali della città: l’Hôtel Faran, il Circolo dell’Alleanza israelita, la Casa de España, il ristorante Positano, il cimitero ebraico. I responsabili, si era all’epoca nel...

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