Cultura
I sommersi dell’accademia
Terre promesse Nuovo appuntamento con il lavoro gratuito. Questa volta si entra negli atenei dove aspiranti ricercatori e docenti gestiscono esami, laboratori e corsi integrativi, attendendo invano l’apertura delle porte agli «incarichi strutturati»
opera di Philippe Ramette
Terre promesse Nuovo appuntamento con il lavoro gratuito. Questa volta si entra negli atenei dove aspiranti ricercatori e docenti gestiscono esami, laboratori e corsi integrativi, attendendo invano l’apertura delle porte agli «incarichi strutturati»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 29 ottobre 2014
«Se il lavoro che regalo, lo regalo spontaneamente, di mia volontà, per me sì, è, oltre che etico, anche un gesto quasi nobile. Se invece il lavoro “devo” regalarlo per tutti i motivi del mondo, no, non è etico, è svilente e umiliante. Anche se poi, in definitiva, siamo tutti con debolezze e difficoltà più o meno grandi». Questa confessione in forma anonima la troviamo in apertura dell’ultimo fascicolo, il numero 133, della rivista di Sociologia del lavoro (1/2014), titolato Confini e misure del lavoro emergente, curato da Emiliana Armano, Federico Chicchi, Eran Fischer, Elisabetta Risi nella loro ricerca collettiva...