Visioni
I taxisti di New York nella giungla della gig economy
Ai confini della realtà Di tutte le età, le razze, le personalità e gli umori i taxisti della Grande mela sono parte del Dna della città
Una scena dalla sit com «Taxi»
Ai confini della realtà Di tutte le età, le razze, le personalità e gli umori i taxisti della Grande mela sono parte del Dna della città
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 15 dicembre 2018
Di tutte le età, le razze, le personalità e gli umori -foderati nel riconoscibilissimo abitacolo giallo forte- i taxisti newyorkesi sono parte del Dna della città – come l’Empire State Building, i bagels con il cream cheese, i musical di Broadway, la Statua della libertà. Spesso il primo essere umano con cui un «forestiero» interagisce quando atterra a Kennedy, sbuca in strada dal magnifico atrio della Grand Central Station o dai meandri del Port Authority Bus Terminal, il taxista newyorkese «è» New York -nelle sue diversità, nella sua aneddotica, nella sua energia unica, nella sua vasta tolleranza e nella combinazione...