Italia

I test rapidi di Arcuri rischiano di non servire

I test rapidi di Arcuri rischiano di non servireUn campione prelevato con il tampone

Secondo studi indipendenti, i tamponi acquistati dal commissario straordinario possono dare grandi percentuali di falsi negativi quando la carica virale non è particolarmente alta. Lasciando in giro persone in grado di diffondere il virus. Intanto il governo ha trovato l'intesa con una sola sigla sindacale: i medici di base dovranno fare i test. In media uno al giorno e l'obbligo si può aggirare

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 28 ottobre 2020
È finito con un accordo il braccio di ferro tra medici e governo sui tamponi rapidi. Il governo chiede che i medici di famiglia eseguano i tamponi antigenici, per alleggerire le Asl oberate. I medici di base, invece, volevano che l’operazione avvenisse su base volontaria perché non tutti gli studi sono attrezzati per questo tipo di operazioni. In serata il governo ha raggiunto il suo obiettivo, ma l’intesa è soprattutto un’operazione di facciata. L’accordo è stato firmato tra governo e un’unica sigla sindacale e prevede che i medici siano obbligati a eseguire i tamponi, ma l’obbligo rimane sulla carta. I...

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