Lavoro
I tre motivi per cui riconoscere una discriminazione nei licenziamenti è complicato
Quella del licenziamento discriminatorio è una difesa di retroguardia e l’impatto concreto di tale forma di tutela non è adeguata alle aspettative che in essa si tentano di riporre. Dimostrare […]
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Quella del licenziamento discriminatorio è una difesa di retroguardia e l’impatto concreto di tale forma di tutela non è adeguata alle aspettative che in essa si tentano di riporre. Dimostrare […]
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 1 ottobre 2014
Quella del licenziamento discriminatorio è una difesa di retroguardia e l’impatto concreto di tale forma di tutela non è adeguata alle aspettative che in essa si tentano di riporre. Dimostrare in giudizio la discriminatorietà dei licenziamenti è cosa molto complicata. Per tre motivi principali: spetta al lavoratore o alla lavoratrice indicare i fatti a sostegno della sua tesi; per riconoscere una discriminazione, nella giurisprudenza italiana, sono in gioco elementi soggettivi; la motivazione discriminatoria deve essere determinante, vale a dire unica. Il licenziamento, per essere valido, deve avere una valida motivazione e la prova di tale motivazione spetta al datore di...