Internazionale
I vaccini al G20, ma dalla Ue solo promesse
Unione europea Von der Leyen annuncia nuovi impegni a favore dei paesi poveri nella lotta alla pandemia. Ma la verità è che l’Europa non ha rispettato nemmeno le promesse timide fatte a maggio a Roma: le dosi spedite con il programma Covax arrivano a rilento. I governi del nazionalismo vaccinale si fanno scavalcare persino dal colosso farmaceutico Merck
Ursula von der Leyen – Ap
Unione europea Von der Leyen annuncia nuovi impegni a favore dei paesi poveri nella lotta alla pandemia. Ma la verità è che l’Europa non ha rispettato nemmeno le promesse timide fatte a maggio a Roma: le dosi spedite con il programma Covax arrivano a rilento. I governi del nazionalismo vaccinale si fanno scavalcare persino dal colosso farmaceutico Merck
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 29 ottobre 2021
La lotta alla pandemia sarà uno dei punti all’ordine del giorno del summit del G20 di Roma. Il drammatico squilibrio di risorse sanitarie tra paesi ad alto e basso reddito era stato il principale tema del G20 della Salute, che a Roma a maggio aveva prodotto la solenne “Carta di Roma”, piena di promesse e impegni. Puro «bla bla bla», direbbe Greta Thunberg. Come infatti denuncia la sezione africana dell’Oms «solo 5 paesi raggiungeranno l’obiettivo fissato per la fine dell’anno, cioè la vaccinazione completa del 40% della popolazione». Secondo l’agenzia, in Africa mancano persino le siringhe per le vaccinazioni. «Il...