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Icaro, la scultura come un soffio

Icaro, la scultura come un soffioPaolo Icaro, "Viaggio senza data", 2019, proiezione video, Torino, GAM

Alla GAM di Torino "Paolo Icaro. Antologia 1964-2019", a cura di Elena Volpato Dagli esordi «vitruviani» all’adozione del gesso, fino alla attuale, rarefatta fragilità di icone spoglie

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 13 ottobre 2019
Visitando Paolo Icaro Antologia 1964-2019, curata da Elena Volpato per la GAM di Torino (fino all’1 dicembre), viene da chiedersi cosa potrebbe scrivere dello scultore torinese (al secolo Paolo Chissotti, Torino 1936) un pensatore dell’immagine come Georges Didi-Hubermann, in un ipotetico seguito delle riflessioni già condotte su Penone e Parmiggiani all’insegna del concetto di «impronta», che nel caso di Icaro andrebbe sostituito dal concetto aureo di «misura». All’ inizio degli anni settanta, infatti, Icaro aveva preso coscienza del proprio corpo nello spazio con le Misure intime (traiettorie aeree di filo metallico modellate su porzioni anatomiche suggerendo il percorso virtuale fra due...

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