Lavoro

Ideologia e critiche dell’Fmi al «reddito di cittadinanza»

Ideologia e critiche dell’Fmi al «reddito di cittadinanza»

Workfare all'italiana Oggetto della "verifica" di governo, il sussidio continua ad essere criticato dal punto di vista neoliberista. Per il Fondo Monetario Internazionale è "troppo alto" e per questo è un "disincentivo al lavoro", mentre invece la platea è ancora ristretta, la misura è troppo condizionata ed esclude stranieri poveri e precari. E la navigazione è ancora incerta

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 30 gennaio 2020
In attesa della verifica di maggioranza, tra chi annuncia un «tagliando» al cosiddetto «reddito di cittadinanza» (il Pd), chi lo difende perché «non si torna indietro» (i Cinque Stelle) e chi lo vorrebbe cancellare (Italia Viva), ieri a rendere complicata la giornata dei sostenitori della misura simbolo del «workfare» all’italiana ci ha pensato il Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Le sue valutazioni critiche non vanno intese in senso liquidatorio, ma come la prova che il reddito accumula differenti funzioni, non del tutto congruenti tra loro: un sussidio di ultima istanza, un obbligo al lavoro gratuito e alla mobilità anche su tutto...

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